Sviluppi – Cartelloni in mensa

Qui il secondo cartellone.
Testo:
Otto mesi di mobilitazione per la mensa di via Golgi, tra l’indifferenza dei più, mosse sporche diPoli e azienda, il silenzio delle istituzioni.
Risultati parziali al 9/7/2010 (si poteva fare di più?):
🙂 la cucina non verrà smantellata e i posti di lavoro saranno garantiti!
🙁 la capienza scende di almeno 400 posti (650 –> 200 circa), bisognerà mangiare più rapidamente e/o affidarsi alla ristorazione privata (€€!); prezzi non definiti, ma la Serist rimarrà fino a marzo 2011.
😡 quali idee sono passate? 1) mangiate male, in fretta e spendendo di più!   2) gli spazi di scambio/socialità non sono importanti in un ateneo!!     3) Un’università pubblica può fottersene dei servizi agli studenti e di prendere decisioni in modo democratico e trasparente!!!    4) In virtù dell’autonomia universitaria, le istituzioni se ne fottono!!
Seguiranno aggiornamenti…
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FURTO IN VIA GOLGI 20 – Diaboliteknica azione alla mensa di via Golgi 20

Lunedì mattina il
Comitato “Giù le mani dalla Mensa” ha avuto una bella sorpresa
entrando nello stabile di Via Golgi 20, tutto il materiale costruito
durante sei mesi di lotta sparito.

I lavoratori hanno subito
denunciato l’accaduto alla direzione della Serist, l’azienda che ha
in appalto la gestione del servizio, che afferma di essere estranea
ai fatti, anzi di aver ricevuto 18 segnalazioni di allarme durante la
notte di domenica, senza però per questo avvertire la polizia.

Peccato che non ci sia
alcun segno di effrazione e l’unico materiale trafugato sia infatti
quello del Comitato, neanche la cassa è stata  toccata.

Il fatto è ancor più
grave perché si pone a cavallo di due importanti iniziative volute
dagli studenti e dai lavoratori della mensa. Giovedì corso era
stato preparato il materiale per le azioni di informazione e protesta
che dovevano aver luogo questo venerdì in città studi,  striscioni,
opuscoli, volantini e coreografie che sono stata prontamente rubate
nella notte di domenica.

Pare ormai ineluttabile
che chiunque abbia messo in atto questa vigliacca strategia voglia
colpire direttamente la campagna di tutti quei lavoratori e studenti
che si battono per un diritto che dovrebbe essere inalienabile in
qualsiasi università pubblica. Se il Politecnico continua a
dichiararsi estraneo ai fatti, dovrà comunque rendere conto di un
furto avvenuto in uno stabile di sua proprietà lasciato incustodito
e dove sono stati deliberatamente ignorate le segnalazioni degli
allarmi.

Il Comitato si chiede:
quale Diabolika mente può “rischiare” un’ effrazione per un
bottino che consta in qualche striscione e nulla più, quando nello
stesso stabile si trovava a portata di mano parte della cassa della
mensa? Serist e Politecnico si ritroveranno a breve a dover
rispondere a questo semplice quesito….

La mobilitazione continua

Giovedì 11 marzo: riunione del comitato per organizzare le prossime iniziative, h 15 in mensa.

Ultimi volantini: lettera di uno studente (qui la versione ridotta), 10 domande fronte e retro del pantera.

Vi invitiamo a diffondere il più possibile questi ed altri testi nelle facoltà per diffondere la mobilitazione, senza una presa di posizione collettiva politecnico, statale e regione non torneranno sui propri passi!

ULTIMI ACCADIMENTI

Mercoledì 3 febbraio: un corteo partito dalla mensa attraversa le facoltà  di Statale e Politecnico, passando anche dalla Casa dello Studente e in viale Romagna, concludendosi al Rettorato del Politecnico dove studenti e lavoratori hanno impedito al direttore amministrativo di lasciare il Politecnico senza ricevere delle spiegazioni in merito alla chiusura della mensa (smentiamo il corriere che parla di sequestro (sic!) del direttore amministrativo ). Qui il volantino distribuito (molto completo). 

Giovedì 4 febbraio: audizione in Regione dell’assessore Rossoni presso la VII commissione, presenti alcuni esponenti del comitato. Rossoni dichiara che il problema è di competenza dei singoli atenei e che è stato trovato un accordo anche con le parti sociali (e noi chi saremmo?), in sostanza se ne lava le mani. Forse dimentica che la Regione è l’Ente preposto a garantire il diritto allo studio e gestisce e indirizza un cospicuo fondo (a cui attingono gli stessi atenei) al quale contribuiscono tutti gli studenti tramite una tassa regionale di 100 euro (ad esempio per Unimi 100 euro della prima rata vanno direttamente in questo fondo). Sempre giovedì alcuni funzionari di Digos e Carabinieri si presentano alla mensa sperando di trovare il comitato (ma la riunione era saltata per l’incontro in Regione), si accontentano quindi di fare domande e prelevare locandine e volantini. E’ questa la risposta alla giornata conflittuale di mercoledì in cui abbiamo dimostrato che le "parti sociali" non hanno accettato alcuna soluzione che preveda la chiusura della mensa. 

Le nostre richieste alla Regione erano contenute nella lettera del 25 gennaio:

l        che la Regione Lombardia, rappresentata in questo ambito dall’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, riconosca il valore e l’importanza del servizio offerto dalla mensa di Via Golgi, 20 in quanto unica struttura in grado di garantire un servizio mensa di qualità e comune a tutta Città Studi , e si impegni a far revocare la delibera del Politecnico di chiusura della mensa stessa al fine di aprire un tavolo di trattative che coinvolga (a) tutti  i soggetti istituzionali coinvolti nella vicenda (Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, CIDiS, Regione Lombardia) (b) una rappresentanza mista lavoratori-studenti del Comitato “Giù le Mani dalla Mensa”

l        che tale tavolo di trattative, di cui la Regione Lombardia deve farsi garante date le proprie prerogative di tutela del diritto allo studio universitario, abbia lo scopo di: mantenere il servizio mensa di Via Golgi, 20, e quindi revocare del tutto la sua chiusura ; rilanciare con opere di manutenzione ordinaria e straordinaria lo stabile e quindi il servizio offerto (in particolare, riattivare la sala “ristorante” e le due linee riservate al personale da tempo inutilizzate e riaprire le sale consultazione e studio anche loro da tempo  chiuse e abbandonate); trovare una soluzione congiunta tra tutte le parti in causa che porti ad una condivisione dei diritti e degli oneri della mensa del Politecnico di Via Golgi 20 e che si faccia portavoce della necessità di questa nella realtà di Città Studi .

Non ci fermiamo qua. Prossimi appuntamenti:

*Giovedì 11 febbraio h 15: riunione del comitato in mensa.

*Venerdì 12 febbraio: nuovo incontro coi vertici del Politecnico, ottenuto mercoledì 3.

Segnalazioni

*Articolo per Uninversi sulla mensa: leggilo qui .

*Un’altra idea di ristorazione, più rispettosa dell’ambiente: mensa a km 0 al Politecnico di Torino. Prendiamo nota…

*Incredibile ma vero, in tutto ciò in seguito a un cambio di gestione sono aumentati anche i prezzi della mensa CIDIS (ex – Isu) di via Clericetti, vale a dire la mensa della Statale! Anche l‘acqua (cioè, la tangente per avere un bicchiere) è aumentata del 10 %!

 

—————————————-volantino distribuito il 3 febbraio—————————————-

Vogliono prenderci per fame? Mensa in Sciopero!

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OCCUPATO IL RETTORATO DEL POLITECNICO

Immediata azione di risposta del presidio di studenti e lavoratori all’esito del CdA del politecnico, che rimanda a luglio la chiusura della mensa universitaria di via Golgi 20 senza impegnarsi in alcun modo a trovare una soluzione per evitarla. Dopo l’occupazione del rettorato del Politecnico (durata dalle 18:30 alle 21:30 circa), la mobilitazione non si ferma.

Prossima riunione del comitato di lotta "giù le mani dalla mensa" (studenti e lavoratori): giovedì 26/11, h 15, in mensa.

Riportiamo sotto il comunicato sulla giornata di oggi, qui in formato pdf. Galleria fotografica invece qui.

 

 

 

 

LA TERZA UNIVERSITA’ PIU’ “VIRTUOSA” D’ITALIA CHIUDE LA MENSA:

PER FAR QUADRARE I BILANCI SI TAGLIA IL DIRITTO ALLO STUDIO

STUDENTI E LAVORATORI OCCUPANO IL RETTORATO DEL POLITECNICO

 

Si è tenuto oggi fuori dal CdA del Politecnico il presidio degli studenti di Città studi (dell’università Statale e del Politecnico), dei lavoratori della mensa universitaria di via Golgi e dei sindacati RdB e Sdl contro la chiusura della mensa stessa.

La chiusura è stata decisa unilateralmente dal politecnico (che possiede la mensa) e mai comunicata pubblicamente.

Una delegazione del presidio è entrata in CdA ed ha letto una lettera, in cui si rivendica il valore sociale della mensa, in termini di diritto allo studio e come occasione di socialità. Parallelamente si è posto il problema degli attuali 40 lavoratori della mensa, per i quali la chiusura significherebbe la perdita di ogni certezza sul proprio futuro lavorativo.

 

Queste le nostre richieste e, di seguito, le loro risposte:

·                    La revoca totale della chiusura della mensa. Non è stata accolta ed è stata stabilita la proroga della chiusura al 31 Luglio, anziché al 31 Dicembre come precedentemente stabilito nel CdA del 29 Settembre. Dato lo sviluppo delle mobilitazioni del Comitato Giù le mani dalla mensa hanno dovuto prendere questo provvedimento per non dover affrontare la chiusura nel pieno dell’anno accademico ma durante l’estate quando l’attenzione è sicuramente più bassa. Questo non è accettabile perchè la chiusura definitiva è soltanto posticipata.

·                    Il Politecnico riconosca il valore e l’importanza del servizio. Questo non è stato dichiarato dal Politecnico che ha anzi provveduto a sminuirne il valore. Il cambiamento definito come “decisamente migliorativo del servizio offerto agli studenti, al personale amministrativo e ai docenti” consiste nel potenziamento di un bar e 100 posti in più alla mensa della Casa dello studente, oltretutto senza definirne alcuna tempistica e modalità, e sbandierando “ben 50 bar convenzionati” di cui solo 15 presenti in zona città studi. Questo non permette né di sostituire i 624 posti della mensa attuale, né di rimpiazzare lo spazio di socialità che ora rappresenta. I numeri su cui si basa questa decisione sono unicamente quelli riferiti a chi, del Politecnico, beneficia della borsa di studio che viene in ogni caso danneggiato.

·                    Il CdA coivolga tutti gli altri membri interessati: Regione e Università degli Studi di Milano. La richiesta è stata completamente trascurata: “il CdA confida che l’Uni Mi voglia attuare un piano di ristrutturazione del servizio di ristorazione del Polo di Città studi.” Non effettuando nessun intervento reale di coinvolgimento di questi enti il Politecnico di fatto se ne lava le mani delegando le responsabilità alla Statale rigurado le altre possibili soluzioni e chiamandosi fuori dalla causa. In questo modo negano la possibilità di costruire un progetto alternativo per una mensa “Inter-facoltà”. Non solo quindi negano il servizio agli studenti e lavoratori del Politecnico ma dimostrano anche il totale disinteresse per l’utenza che in questo anno accede allo stabile di loro proprietà.

 

Il documento uscito dal CdA disattende completamente le richieste avanzate dal comitato “giù le mani dalla mensa” e non prevede iniziative concrete al di fuori di una proroga di sette mesi della chiusura (ora prevista per il 31 luglio). Dichiara inoltre il falso poiché afferma che la proproga della chiusura è stata chiesta dal comitato.

Di fronte a un tale risultato, il presidio ha deciso di occupare immediatamente l’aula magna del politecnico in cui si era svolto il CdA. Si è svolta un’assemblea del comitato di lotta insieme ai sindacati che rappresentano i lavoratori, al termine della quale si ribadisce che:

la mensa di via Golgi significa diritto allo studio, diritto al lavoro e per questo non deve chiudere.

Di fronte a questa risposta del Politecnico il comitato ha deciso, in assemblea occupata, di continuare ad oltranza le proteste e le mobilitazioni.

 

Comitato Giù le mani dalla mensa

dall’assemblea nel rettorato occupato